Cellula tumorale del polmone. (Cortesia Anne Weston, LRI, CRUK. Wellcome Images).

Immaginiamo che qualche radiazione, il fumo della sigaretta, qualunque agente cancerogeno a cui ci siamo esposti, rendendo instabile il nostro assetto cromosomico (cariotipo), possano in ultimo causare una grossa mutazione a livello dei cromosomi, tanto da modificarne il numero (aneuploidia) all’interno di una nostra cellula. Il fatto che un cromosoma possa dividersi in due parti oppure possa duplicarsi in toto, significa perciò una completa alterazione nel numero dei geni, all’interno del nucleo. Quindi, non una singola alterazione genetica a livello del DNA (mutazione), ma un massiccio cambiamento nel background genetico di una cellula può portare ad una cellula diversa, con un fenotipo differente dalle altre: possiamo cioè trovarci con una cellula dalle caratteristiche più o meno vantaggiose (in termini metabolici, per esempio) rispetto a quelle presenti nello stesso tessuto. Una cellula, che può avere un comportamento diverso dal pool delle altre, con un normale cariotipo diploide. In ultimo, l’aneuploidia può essere visto come un processo che va a selezionare un nuovo cariotipo, una nuova specie, quantomeno in termini strettamente cellulari.

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Alla conferenza internazionale dell’American Association for Cancer Research (AACR) sono stati presentati nuovi e potenzialmente più validi test diagnostici per il cancro del colon-retto e della prostata.

L’American Association for Cancer Research (AACR) è la prima e più vasta organizzazione scientifica al mondo che si occupa di promuovere, sotto ogni aspetto, la ricerca sul cancro. La missione dell’AACR è di prevenire e curare il cancro, attraverso la ricerca, l’educazione alla prevenzione, la collaborazione multidisciplinare.

Fondata nel 1907, l’AACR raccoglie 32 mila fra ricercatori di base e di clinica traslazionale, operatori sanitari e pazienti, da oltre 90 paesi. L’associazione promuove programmi scientifici ed educativi di alta qualità, finanzia fondi per borse di ricerca e premi di sviluppo alla carriera. (altro…)

Sul versante della diagnosi precoce e cura del melanoma si registrano importanti novità: nuove conoscenze sulle cellule staminali tumorali, le evidenze sperimentali per un nuovo farmaco e la sua approvazione da parte dell’FDA, lo sviluppo di innovative applicazioni informatiche incrementano gli sforzi per combattere il melanoma, il più aggressivo tumore della pelle.

Il melanoma è il più aggressivo tumore della pelle, che attualmente interessa oltre 100.000 persone nel mondo. Negli Stati Uniti, presenta il tasso di crescita più elevato rispetto a qualunque altro tumore e in Italia 10-12 nuovi casi ogni 100.000 abitanti vengono identificati annualmente.

Il melanoma colpisce prevalentemente tra i 30 ed i 60 anni di età,  risultando decisamente più frequente nei soggetti di origine europea, con pelle più chiara.

L’esposizione solare intensa, soprattutto nelle ore più calde della giornata e spesso concentrata in poche settimane all’anno, rappresenta il più importante fattore di rischio. (altro…)

Il tumore al seno è attualmente il tumore più frequente nel sesso femminile. Attraverso sofisticati studi di espressione, sono stati individuati dodici geni che si associano alle forme più aggressive di questa patologia. Si aprono possibili scenari per la sintesi di nuovi farmaci anti-tumorali e per l’impiego di efficaci marcatori prognostici del tumore al seno.

Il seno è una struttura anatomica localizzata tra la pelle e la parete del torace: è costituito da un insieme di ghiandole, tessuto connettivo ed adiposo. L’insieme delle strutture ghiandolari prende il nome di lobulo, la cui aggregazione multipla forma un lobo. Nel seno vi sono solitamente da 15 a 20 lobi.

Dal punto di vista embriologico, il seno in entrambi i sessi origina dal medesimo tipo di tessuto. Durante la pubertà nella donna, contrariamente all’uomo, l’azione degli ormoni estrogeni porta ad uno specifico sviluppo della ghiandola mammaria.
La ghiandola mammaria nella donna è deputata alla produzione del latte. I dotti collegano la massa ghiandolare, localizzata all’interno della mammella, con l’esterno a livello del capezzolo, consentendo il fluire del latte materno.

TUMORE AL SENO
Il tumore al seno colpisce 1 donna su 10.
Attualmente è il tumore più frequente nel sesso femminile, seguito dal tumore del colon-retto, del polmone, dello stomaco e del corpo dell’utero. (altro…)

Helicobacter pylori è un batterio che può colonizzare la mucosa gastrica dell’uomo causando gastrite, ulcere e in alcuni casi la comparsa del cancro allo stomaco. E’ stato scoperto il meccanismo a seguito del quale H. pylori inattiva una proteina avente la funzione di soppressione della crescita tumorale nelle cellule ospite.

Lo stomaco è una struttura muscolare cava che si localizza fra l’esofago e l’intestino. Ha il compito sia di completare la demolizione dei frammenti di cibo provenienti dalla masticazione che di scindere i legami chimici presenti nelle molecole di cibo, attraverso l’azione di acidi e di enzimi digestivi secreti dalle ghiandole gastriche.
Questa azione degradatrice dello stomaco ha lo scopo di consentire l’assorbimento delle molecole e dei principi nutritivi a livello dell’intestino tenue.

La superficie interna della mucosa gastrica si solleva in grosse pliche che seguono tutta la morfologia interna dell’organo.
Queste pliche permettono sia la dilatazione dell’organo durante i pasti che il fisiologico trasporto dei liquidi lungo la via gastrica principale in direzione dell’intestino.

HELICOBACTER PYLORI
Helicobacter pylori è un batterio spiraliforme, Gram-negativo, che può colonizzare la mucosa gastrica dell’uomo. Più del 50% della popolazione mondiale è portatrice di H. pylori. L’infezione è molto spesso asintomatica ma nel 10-20% dei casi può provocare gastrite e ulcere in particolare a livello del duodeno, il primo tratto dell’intestino. (altro…)

Da oltre 25 anni le strategie diagnostiche per il melanoma, tumore maligno della pelle che sta diventando sempre più comune nella popolazione, sono in continuo sviluppo, al fine di ottimizzarne i risultati. Diagnosi precoce basata sull’esperienza medica, affiancata ad innovativi approcci digitali, rappresentano la strategia migliore per ridurre la mortalità a causa del melanoma.

Il melanoma è il più aggressivo tumore della pelle, ritenuto fino a pochi anni addietro una neoplasia piuttosto rara ma che ora sta mostrando una costante crescita nei casi identificati ogni anno. Negli Stati Uniti infatti il melanoma presenta un tasso di crescita più elevato di qualunque altro tumore.
Il melanoma colpisce prevalentemente soggetti di età compresa tra i 30 ed i 60 anni, risultando decisamente più frequente nei soggetti di origine europea, con pelle più chiara.

Il melanoma è un tumore maligno che si origina dai melanociti, specifiche cellule della cute deputate alla sintesi di melanina, sostanza che esercita una funzione protettiva dai raggi solari.

RECENTI SCOPERTE
Recentemente sono stati presentati i risultati di uno studio che dimostrano l’efficacia di un anticorpo monoclonale (ipilimumab) nell’attivare il sistema immunitario contro il melanoma. Questo può portare ad un significativo miglioramento nella sopravvivenza dei pazienti in fase avanzata di malattia. (altro…)

Alcuni ceppi di Papilloma virus umano (HPV) si associano al rischio di sviluppare il carcinoma a cellule squamose. HPV è quindi responsabile non solo del tumore al collo dell’utero ma anche di un particolare tipo di  tumore della pelle.

I tumori della pelle rappresentano una delle patologie maligne più frequenti nella popolazione bianca. I tumori cutanei più comuni sono il melanoma, il carcinoma a cellule squamose e il carcinoma basocellulare.

Il melanoma, derivante dai melanociti, è un tumore meno comune rispetto al carcinoma a cellule squamose ed al carcinoma basocellulare, forme tumorali che hanno come precursori i cheratinociti.

LA PELLE

La pelle dei mammiferi è composta da due strati l’epidermide e il derma, con uno strato adiposo più sottostante.

L’epidermide rappresenta lo strato più esterno della pelle, è privo di irrorazione sanguigna ed è costituito dai cheratinociti, dai melanociti, dalle cellule di Merkel-Ranvier e da quelle di Langerhans. (altro…)

Una ristretta ma altamente specifica popolazione di cellule staminali è responsabile del melanoma, il più aggressivo tumore della pelle.

Il melanoma rappresenta una delle patologie tumorali più aggressive in grado di colpire il nostro organismo: è il tumore della pelle che attualmente interessa oltre 100.000 persone nel mondo, la cui incidenza è aumentata del 15 per cento negli ultimi dieci anni
In Europa, il melanoma mostra tassi di incidenza più alti fra gli abitanti dei Paesi del Nord, con carnagione e occhi chiari. Annualmente in Italia, si ha l’identificazione di circa 10-12 nuovi casi ogni 100.000 abitanti.

L’esposizione solare intensa, soprattutto nelle ore più calde della giornata e spesso concentrata in poche settimane all’anno, rappresenta il più importante fattore di rischio.

PROGNOSI
La prognosi del melanoma cutaneo, cioè la velocità di accrescimento della massa tumorale, è strettamente legata allo spessore che esso ha raggiunto nella pelle, al momento della diagnosi e della successiva asportazione.
Negli ultimi anni la sopravvivenza a questo tumore è significativamente migliorata. (altro…)

Il cancro della cervice uterina rappresenta il secondo tumore maligno nella donna. Il gruppo tecnico nazionale Passi (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia) presenta risultati positivi in merito al programma di screening nazionale, mediante Pap test, per il tumore al collo dell’utero.

Il cancro della cervice uterina è una neoplasia maligna che si sviluppa nell’estremità inferiore dell’utero.
L’utero è l’organo dell’apparato femminile dove si stabilisce la cellula uovo dopo la fecondazione da parte dello spermatozoo e dove quindi si sviluppa l’embrione durante la gravidanza. L’utero ha la forma di un imbuto rovesciato, con la parte superiore che costituisce il corpo dell’organo e l’estremità inferiore, più ristretta, chiamata collo o cervice.

EPIDEMIOLOGIA
Il cancro della cervice uterina rappresenta, a livello mondiale, il secondo tumore maligno nella donna. Sebbene la maggioranza delle donne nel corso della propria vita non mostri complicazioni a seguito di un’infezione virale potenzialmente in grado di sviluppare questo tumore, in Italia si stimano circa 3.400 nuovi casi all’anno. Il tasso di incidenza è di 10 casi ogni 100.000 donne, con circa 1.000 decessi.
Negli ultimi anni, è stato evidenziato un significativo trend di diminuzione sia nell’incidenza della patologia che nella mortalità ad essa legata. (altro…)


Il melanoma, il più aggressivo tumore della pelle arretra di fronte alle ultime scoperte della ricerca scientifica. I risultati di uno studio condotto a livello mondiale mostrano un significativo miglioramento nella sopravvivenza dei pazienti in fase avanzata di malattia, tramite l’impiego di un anticorpo monoclonale di nuova generazione che va ad attivare il sistema immunitario.
Se probabilmente questa notizia potrà avere un impatto mediatico importante, in vista anche dell’arrivo del sole estivo, è importante sottolineare come la corretta prevenzione, volta a limitare l’esposizione al sole, sia fondamentale nel fronteggiare questo temibile tumore.

La nostra cute può andare incontro ad una delle degenerazioni maligne più aggressive in grado di colpire il nostro organismo e che, annualmente in Italia, vede l’identificazione di circa 10 nuovi casi ogni 100.000 abitanti. Il melanoma, ritenuto fino a pochi anni addietro una neoplasia pressochè rara, mostra ora una costante crescita, tanto che la sua incidenza è quasi raddoppiata negli ultimi 10 anni. Colpisce prevalentemente soggetti di età compresa tra i 30 ed i 60 anni, risultando decisamente più frequente nei soggetti di origine europea. (altro…)