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Nel diabete di tipo 1, il nostro sistema immunitario, a seguito di un comportamento alterato dei linfociti T del sangue, attacca le cellule beta del pancreas deputate alla produzione di insulina: il glucosio nel sangue non è più controllato e diventa quindi necessaria la somministrazione esogena di insulina per abbassare la glicemia.
Un gruppo di ricercatori ha messo a punto una terapia di “educazione” cellulare che prevede una prima raccolta di sangue periferico dal paziente diabetico. Vengono così separati i linfociti T che per 3 ore sono messi a contatto con cellule staminali, ricavate dal cordone ombelicale. In questo modo i linfociti “imparano” a riconoscere meglio ciò che è il proprio tessuto e, una volta reinfusi nel paziente, si dimostrano meno aggressivi nei confronti delle cellule del pancreas. Infatti, nei pazienti sottoposti alla nuova terapia è stata ridotta la somministrazione giornaliera di insulina.
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